moor gianluca balocco
VENICE SKIN
IMPERMANENCE
Impermanence is a Tableau Vivant, an electronic canvas that imperceptibly changes thousands of times, in a continuous, slow and subtle change before your eyes. Impermanence is like a flock dialoguing in real time with your perception and imagination.
Concentrate on the canvas!
Stare at it carefully for a long time and everything will happen within you!
Vision is a complex miracle. Impermanence is the “Tableau Vivant” version of Venice Skin made with a complex technique and generated as a video of the Artist’s very long lasting experience through the primary sensory work. This research travels to the origins of the sense of perception and life as it probably happened already in the magical expressions of Paleolithic caves. I wanted to give form to a lost emotion, that of the indeterminate sense of reality that originates in cells, in their chemistry and does not depend on language and knowledge.
The sense of perception has no stable dimensions. It is an indeterminate and complex stream that flows unstoppably like natural events. Impermanence is inspired by this unconscious horizon. Venice-Skin Impermanence contains millions of indeterminate states. It is a complex, systemic, indeterminate place of which we are a part. Everything constantly changes and escapes our awareness: reality, perception, the ability to imagine, hallucinations, cells. As in quantum physics, it all depends on relationships.
My work lives in your mind before it even enters your eyes
Impermanence è un Tableau Vivant, una tela elettronica che muta impercettibilmente migliaia di volte, in un continuo, lento e sottile cambiamento davanti ai tuoi occhi. Impermanence è come uno stormo che dialoga in tempo reale con la percezione e l’immaginazione.
Concentrati sulla tela!
Fissala attentamente a lungo e tutto accadrà dentro di te!
La visione è un miracolo complesso. Impermanence è la versione “Tableau Vivant” di Venice Skin realizzata con una tecnica complessa e generata come video di un’esperienza dell’Artista di lunghissima durata attraverso l’opera sensoriale primaria. Questa ricerca viaggia nelle origini del senso della percezione e della vita come probabilmente avveniva già nelle espressioni magiche delle grotte paleolitiche. Ho voluto dare forma a un’emozione perduta, quella del senso indeterminato del reale che ha origine nelle cellule, nella loro chimica e non dipende dal linguaggio e dalla conoscenza.
Il senso della percezione non ha dimensioni stabili. E’ un flusso indeterminato e complesso che scorre inarrestabile come gli eventi naturali. Impermanence si ispira a questo orizzonte inconsapevole. Venice-Skin Impermanence contiene milioni di stati indeterminati. E’ un luogo complesso, sistemico e indeterminato di cui facciamo parte. Tutto cambia costantemente e sfugge alla nostra consapevolezza: la realtà, la percezione, la capacità di immaginare, le allucinazioni, le cellule. Come in fisica quantistica, tutto questo dipende dalle relazioni.